I larici hanno tronchi cilindrici che possono raggiungere il metro di diametro e i 45 metri di altezza. Sottile e liscia in tenera età, la loro corteccia si inspessisce con il passare degli anni, riempiendosi di profonde fessure e assumendo una tonalità rosso scuro. La chioma è composta da aghi che crescono in mazzi e si sviluppano a spirale lungo i rami; verde chiaro in estate, assume una bellissima colorazione giallo-oro in autunno.
Non tutti i larici sono però identici tra loro. Ogni specie si differenzia dalle altre in base alle caratteristiche geologiche e climatiche del luogo d’origine. Ad esempio, le specie che crescono ad altitudini maggiori e in climi più rigidi tendono a presentare una maggiore densità.
; legno di larice europeo, detto Larice Comune, che, proprio per ciò che si è appena detto, è caratterizzato da
. Inoltre, a differenza delle altre specie, il Larice Comune è una conifera caducifoglia: in autunno perde gli aghi.
La caratteristica del legno di larice che salta per prima all’occhio è la notevole differenza di colore tra l’alburno – il cerchio più esterno della sezione del tronco – e il durame – la parte interna del tronco stesso. Mentre il primo, che in un larice maturo tendenzialmente non supera i 3 centimetri di spessore, presenta una peculiare colorazione bruno giallastra – talvolta simile al beige – il durame, e cioè circa l’80% del tronco, presenta la
tipica colorazione bruno-rossastra. A tal proposito, va notato che il legno di larice presenta una forte predisposizione a scurirsi con il tempo e la luce del sole. Un’altra caratteristica estetica del legno di larice è la presenza, all’interno del tronco, di anelli annuali chiari e di nodi di una tonalità leggermente più scura del resto del tronco.
Una vera e propria decorazione naturale che concorre a definirne la bellezza. A queste caratteristiche estetiche va infine aggiunto
il profumo intenso e aromatico, frutto della persistente e significativa presenza di resina all’interno dell’albero durante la sua vita.
Caratteristiche strutturali
Tre sono le caratteristiche strutturali più significative del legno di larice:
- La densità, che si attesta in media sui 600kg/m3 ma che può arrivare anche a 700kg/m3.
- L’umidità, che varia dal 12 al 15%.
- La bio-stabilità, e cioè l’alta resistenza ai nemici esterni, quali funghi, parassiti, umidità, acqua, neve, vento, ecc.
In generale, il legno di larice è un legno pesante e duro, incredibilmente durevole e resistente. Tuttavia, ciò non deve far pensare a un legno di difficile lavorazione e poco flessibile. Al contrario, il legno di larice abbina a queste caratteristiche una straordinaria elasticità. È proprio grazie a questa combinazione se è così diffuso in falegnameria ed edilizia.
Lavorazione del legno di larice
Il legno di larice non è un legno di difficile lavorazione o poco flessibile: si presta bene al taglio e alla modellazione, così come ai processi di smaltatura e verniciatura. I più grandi problemi sono riscontrabili in fase di asciugatura, dove è necessario prestare attenzione alle possibili deformazioni favorite proprio dalla sua flessibilità, e in fase di rifinitura, dove è spesso necessario ricorrere alla rimozione di tasche di resina e grossi nodi.
Utilizzo del legno di larice
Come anticipato, è proprio grazie alle sue speciali caratteristiche estetiche e strutturali se il legno di larice è tra i più diffusi in falegnameria ed edilizia.
L’utilizzo del legno di larice può essere suddiviso in quattro categorie: edilizia privata per interni ed esterni, edilizia pubblica, ingegneria nautica e produzione industriale.
Edilizia privata – interni
Il maggiore utilizzo del legno di larice è probabilmente quello per la pavimentazione di case e appartamenti.
Per diversi motivi. Primo: oltre ad essere bello, il legno di larice è facilmente verniciabile e permette di ottenere la gradazione di colore preferita, dal bianco al grigio passando per tutte le tonalità di marrone. Secondo: è tagliabile su misura e facilmente posabile. Terzo: è resistente e impermeabile e dà vita a pavimenti durevoli, che non richiedono una manutenzione specifica continua. Quarto: è caratterizzato da un piacevole profumo aromatico. Quinto: assomma tutte queste qualità in un prezzo relativamente contenuto.
Per gli stessi motivi, oltre che per la pavimentazione, il legno di larice è molto utilizzato anche per la realizzazione di mobilia.
Edilizia privata – Esterni
La pesantezza, la durezza e la capacità di resistere alle intemperie fanno del legno di larice, soprattutto di quello di Larice Comune, il legno ideale anche per usi esterni come facciate, balconi, finestre e porte di casa, staccionate, steccati, portici e gazebi.
Edilizia pubblica
La capacità del legno di larice non solo di resistere, ma persino di rafforzarsi nel corso del tempo e grazie all’azione delle intemperie, ha fatto sì che, dai romani fino ai giorni nostri, questo legno sia sempre stato utilizzato per la realizzazione di
opere pubbliche come fognature, ponti e infrastrutture.
Un esempio su tutti?
Venezia è costruita e poggia su palafitte e pilastri in larice. Studi recenti hanno dimostrato come col passare del tempo e l’azione di acqua e umidità questa enorme infrastruttura lignea si sia via via sempre più rafforzata, fino a diventare dura e resistente come il cemento.
Ingegneria nautica
Un altro, diffusissimo utilizzo del legno di larice è certamente quello per la realizzazione di imbarcazioni.
La grande densità, l’impermeabilità, favorita da una peculiare oleosità, le lunghe e dritte venature, che ne potenziano l’elasticità, sono tutte caratteristiche che rendono il larice un legno ideale per la produzione delle assi degli scafi.
Produzione industriale
Il profumo aromatico del legno di larice è una caratteristica forse sottovalutata, ma sempre più rilevante in diversi usi. Le note resinose di questo legno, unite alle sue caratteristiche strutturali, lo stanno facendo diventare un’interessante e sempre più esplorata alternativa per la realizzazione di botti e tini per la conservazione di vini e liquori.
Differenze tra larici, abeti e pini
Il larice è talvolta confuso con l’abete o con il pino. A ben vedere, tuttavia, le differenze tra il larice e gli altri due alberi non sono poche.
- Aghi: gli aghi degli abeti e dei pini sono verde scuro, mentre quelli dei larici sono più chiari; inoltre, gli aghi dell’abete e dei pini sono attaccati singolarmente al ramo, mentre quelli del larice sono riuniti in mazzetti che si sviluppano a spirale attorno al ramo stesso.
- Crescita: Abete e pino crescono molto più lentamente dei larici. Questi ultimi, infatti, raggiungono gli 80 centimetri di altezza in soli tre anni e mantengono questo tasso di crescita per i successivi 40. Entro il loro centenario, i larici crescono quindi fino a 35 metri di altezza.
- Necessità di luce: Mentre abeti e pini necessitano per crescere di un contesto particolarmente favorevole sia in termini geologici che in termini climatici e di disponibilità di luce, i larici, pur amando molto la luce, riescono a crescere anche in zone poco favorevoli, come le paludi e i pendii d’alta quota delle montagne.
- Caratteristiche del legno: I legni di abete e pino sono accumunati da due caratteristiche: sebbene siano legni robusti, entrambi presentano nodi molto grandi (e talvolta inclini alla caduta) e sono pochi durevoli. Proprio per questo, tanto il legno di Abete quanto quello di pino richiedono trattamenti specifici per usi esterni; ciò che, come abbiamo visto, non è invece richiesto dal legno di larice, che, a parte in casi specifici, può essere utilizzato nell’edilizia esterna così come è.
Vender Legnami e larice: travi, tronchi grezzi e lavorati, scarti di produzione
Vender Legnami utilizza prevalentemente legno di larice proveniente dal Trentino Alto-Adige.
Le caratteristiche del legno di larice comune comprendono tutte quelle appena esposte e, di conseguenza, ne fanno un legno adatto a tutti gli usi: arredamento, edilizia, ingegneria nautica e idraulica, produzione industriale, ecc.
Vender Legnami lavora e commercializza solo larici di qualità, nel pieno rispetto dell’ambiente e in diverse soluzioni:
- Travi uso Trieste squadrate coniche, con smussi grezzi o puliti. Vengono impiegate in edilizia e carpenteria, in particolare nella ristrutturazione e nella costruzione di tetti e coperture, e anche nel fardaggio delle merci.
- Travi uso Fiume. Sono adatte a lavori di restauro per coperture e solai, ma anche alle operazioni di posa delle condotte per il trasporto di gas.
- Tronchi grezzi, sezionati a misura e scortecciati a macchina, senza ulteriori lavorazioni. Vengono utilizzati per la costruzione di cassette e pallets o nell’edilizia per la realizzazione di strutture portanti, colonne di porticati, piccoli ponti e pontili.
- Tronchi lavorati, scortecciati e successivamente fresati su due facce, in modo tale da poterli sovrapporre (stile block bau). Sono ideali per le pareti delle baite di montagna.
- Tronchi lavorati, scortecciati e sezionati a varie lunghezze, con o senza punta. Vengono utilizzati per la realizzazione di pontili, attracchi di navi, argini di fiumi e terrapieni.
- Tronchi interamente torniti sull’intera superficie per uno spessore compreso tra i 2 cm e i 4 cm e quindi perfettamente cilindrici. Sono adatti a coperture, solai e soprattutto nei rustici e nei centri storici
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